STANDARD DEL PASTORE ABRUZZESE

Circolo L'Aquila 1950 Prof. Pischedda

 Con note a margine di Marco Petrella

 

GENERALITA’
cane di grande taglia, possente e muscoloso, di carattere docile ma deciso, d'aspetto muscoloso, tranquillo e affettuoso. Facilmente addestrabile nonostante la mole. Coraggiosissimo, non teme pericoli di sorta. Morde solo se gravemente provocato o su ordine del padrone.

TESTA E CRANIO
Cranio lievemente convesso

MUSO
Largo e piuttosto lungo, leggermente appuntito.
Salto fronto-nasale poco pronunciato. Mascelle potenti, con dentatura a forbice e bene addentantesi

OCCHI
Di media grandezza, piuttosto ovali, con espressione intelligente, di colore scuro, mai azzurro chiaro

NASO
Con narici bene aperte nero o marrone [1]

LABBRA
Bordi labiali con pelle nera o marrone. Macchie del colore delle labbra possono trovarsi sul palato.

ORECCHIE
Attaccatura piuttosto alta, non grandi, a forma di triangolo, con vertice arrotondato, portate pendenti e staccate leggermente dalle guance, contro le quali le punte non debbono aderire, ricoperte di pelo corto ma denso: talvolta sono tagliate con margine arrotondato e portate piuttosto erette. Mai l'amputazione che talora è necessaria quando il cane sia esposto alla lotta con i lupi, deve essere fatta con taglio a punta: lo richiede la millenaria tradizione dei pastori d'Abruzzo

COLLO
Muscoloso, di dimensioni proporzionate a quelle del corpo, senza o con lieve giogaia[2]

PETTO E TORACE
Petto moderatamente largo, torace ben disceso e leggermente cerchiato

DORSO
Lungo e largo

RENI
Larghi, lievemente convessi

VENTRE
Un poco retratto verso le cosce

GROPPA
Garrese di un dito almeno più alto della groppa

ARTI ANTERIORI
Spalle poderose attaccate obliquamente al torace, avambraccio dritto, con pastoie piuttosto corte. Appiombi regolari. Debbono dare l'impressione di grande forza, come quelli del terranova, del San Bernardo, del cane da montagna dei Pirenei[3]

ARTI POSTERIORI
Coscia lunga, larga con forte ossatura, garretto largo poco piegato, metatarsi di media lunghezza, con o senza sperone, che può essere semplice o doppio[4]. Andatura piuttosto pesante in apparenza o causa del folto pelo degli arti posteriori: non risulta però nè meno agile, nè meno veloce nelle giravolte o negli arresti rispetto a quelle di cani di taglia media.

PIEDI
Grandi, ovali con dita serrate. Costituisce difetto il piede di gatto. Unghie di colore grigio più o meno scure[5]

CODA
Lunga, ben riccia di pelo, sovente formante pennacchio. Deve essere tenuta bassa quando il cane è a riposo; si leva più alta dalla linea del corpo nell'azione. E° leggermente rilevata in punta.
Squalificati cani con coda mozza.

PELO
Lungo e disteso ben coricato. A differenza di quello del maremmano, il pelo dell'Abruzzese è poco ondulato[6]. E° più duro di quello del cane da montagna dei Pirenei; intorno al collo forma un collare di peli lunghi. Frange pelose nella parte interna degli arti anteriori ed in quella esterna degli arti posteriori. Grave difetto i peli lunghi sul muso e sulla parte interna dei posteriori ed esterna di quelli anteriori.

COLORE
Bianco puro, talora con macchie di arancio pallido o avorio sulle orecchie o alla testa. Qualche sfumatura di arancio pallido o avorio sul corpo non costituisce difetto[7].

ALTEZZA AL GARRESE
Maschi: dai 69 agli 80 cm;Femmine: dai 62 ai 75 cm.

PESO
Maschi: 40-70 Kg[8];

Femmine: 30-60 Kg.


[1] Anche i cani con debole pigmento erano accettati come Pastori Abruzzesi di razza

[2] La giogaia da molti ritenuta un difetto era un tempo accettata.
La giogaia capita spesso in cani molossoidi come si può vedere in molte nelle razze molossoidi

[3] Il riferimento a queste due razze ci fa capire che era un cane molto robusto 

[4] Lo sperone o doppio sperone, oggi non accettato era un tempo accettato nello standard

[5] Questa parte ci indica che non sono vere le storie che gli originali cani Abruzzesi di un tempo avevano le unghia nere.

[6] Poco ondulato significa che i cani ricci non erano accettati sebbene il termine ondulato lascia intendere della presenza di diversi mantelli

[7] Anche i cani con qualche difetto sul mantello erano considerati tipici

[8] L’altezza ed il peso descritti nello standard smentiscono coloro i quali asseriscono che i cani erano solo di un tipo e che non erano molto grandi.
Se si parla di un peso tra 40 e 70 kg ed un’altezza tra 69 e 80 cm è di tutta evidenza che esistevano varie tipologie alcune delle quali molto più grandi delle attuali e che quindi le storie su grandi cani non sono frutto di invenzioni fantasiose ma riportano quanto effettivamente lo standard citava.